Quali sono le città italiane più visitate? Ecco le sorprese del 2026

Se ti chiedessi, al volo, quali sono le città italiane più visitate, probabilmente mi diresti Roma, Venezia, magari Milano. Ed è vero. Ma la parte interessante, quella che nel 2026 sta già facendo alzare le sopracciglia a chi lavora nel turismo, è un’altra: le “solite” regine restano in cima, però intorno a loro sta cambiando il modo in cui le persone scelgono dove andare, e questo sta preparando alcune sorprese molto concrete.

La fotografia del 2025: i numeri che spiegano tutto

Partiamo da qui, perché i dati sono netti e aiutano a non perdersi nelle impressioni.

Nel 2025 le città italiane più visitate sono state:

  1. Roma: 37,2 milioni di turisti
  2. Venezia: 12,6 milioni
  3. Milano: 12,4 milioni
  4. Firenze: 8,9 milioni

E poi, subito dietro, spuntano con forza le località di mare, spesso sottovalutate quando si parla di “grandi flussi”:

  • Cavallino-Treporti: 6,8 milioni
  • Rimini: 6,7 milioni

Questa classifica dice una cosa semplice, ma potentissima: l’Italia non è solo città d’arte, è un sistema di desideri diversi, cultura, shopping, eventi, spiagge, ritmi lenti, e quando un trend si sposta, può cambiare gli equilibri più velocemente di quanto immaginiamo.

2026: perché Roma sembra destinata a correre ancora

Nel 2026 non esiste ancora una graduatoria definitiva dei flussi, quindi qualsiasi classifica “chiusa” sarebbe marketing. Però le previsioni hanno una direzione piuttosto chiara, e Roma è il caso più evidente.

L’effetto lungo del Giubileo 2025 continua a farsi sentire, perché non è solo una parentesi religiosa, è un acceleratore: infrastrutture, trasporti, percorsi pedonali, spazi riqualificati. Se ci pensi, è come quando sistemi casa per una festa, poi per mesi continui a goderti l’ordine nuovo.

In più, la città sta puntando su:

  • riqualificazioni urbane (aree centrali più vivibili e “visitabili”)
  • mostre e programmazione culturale più fitta
  • una spinta forte su ospitalità di fascia alta, che alza la capacità di attrarre un turismo disposto a spendere

Il risultato probabile? Roma resta la calamita principale, non solo per quantità, ma anche per varietà di motivazioni di viaggio.

Milano e Venezia: conferme, ma con un prezzo (letteralmente)

Milano e Venezia sono due casi diversi che però convergono su un punto: continuano ad attrarre, e lo fanno in modo strutturale.

Milano è sempre più città di business, fiere, design, moda, eventi sportivi e concerti. Venezia resta una destinazione “una volta nella vita”, con un potere iconico difficile da scalfire, anche quando si parla di overtourism.

E qui entra un segnale che spesso anticipa i flussi: l’aumento della tassa di soggiorno. Quando si ipotizzano rincari (Roma fino a 10 euro a notte, Firenze oltre 8 euro nelle fasce di lusso), di solito è perché la domanda è alta e le amministrazioni cercano di gestirla, finanziando servizi e contenimento dell’impatto.

In altre parole, se costa di più, spesso è perché si prevede che arriveranno in tanti lo stesso.

Le vere sorprese del 2026: non una città, ma un cambio di desiderio

La sorpresa non è “una nuova Roma”. La sorpresa è che sempre più viaggiatori, soprattutto Gen Z, stanno scegliendo l’opposto: mete meno note, più intime, più vivibili.

Qui entra in gioco un’idea chiave, che oggi è quasi un criterio di scelta: sostenibilità. Non solo ambientale, anche sociale, voglia di non sentirsi parte della folla, di non vivere la destinazione come una coda continua.

E quindi nel 2026 potremmo vedere crescere molto:

  • paesini calabresi sul mare, fuori dai circuiti classici
  • borghi umbri immersi nel verde, tra cammini e cucina locale
  • località di montagna meno “instagrammate”, ma più autentiche

Non sono numeri da 30 milioni, ovvio. Però sono crescite percentuali che fanno rumore, e che spostano investimenti, nuove aperture, premi dedicati ai territori innovativi.

Come si “legge” il 2026 se devi scegliere dove andare

Se stai pianificando, prova a ragionare così:

  • Vuoi l’energia delle grandi capitali culturali? Punta su Roma, Venezia, Milano, ma prenota prima e metti in conto prezzi in aumento.
  • Vuoi la bellezza con meno pressione? Guarda a città d’arte “secondarie” e a borghi collegati bene.
  • Vuoi sentirti davvero dentro un posto? Scommetti su destinazioni piccole, e costruisci il viaggio attorno a esperienze, mare al mattino presto, sagre, sentieri, botteghe.

Alla fine, la risposta alla domanda iniziale è chiara: nel 2026 le città italiane più visitate probabilmente resteranno le stesse, con Roma davanti. Ma la vera novità è che, mentre le grandi continuano a dominare, cresce l’Italia “laterale”, quella che non urla, però resta addosso. E quando un trend premia l’intimità, spesso è lì che si nasconde la sorpresa più grande.

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