Se ti è capitato di sentire quel rumore secco e ripetuto, tipo “tic tic tic”, sai già quanto può diventare difficile ignorarlo. E allora la domanda arriva spontanea, quasi con un filo d’ansia, perché il criceto morde le sbarre della gabbia? La verità è che raramente lo fa “per dispetto” o solo per scappare. Di solito sta comunicando un bisogno concreto, fisico o emotivo, e se lo ascolti nel modo giusto, spesso smette.
Prima di tutto: non è sempre un tentativo di fuga
È facile immaginarselo come un piccolo evaso in miniatura, ma nella maggior parte dei casi il mordicchiare le sbarre è un comportamento legato a denti, noia o stress. La fuga può essere una conseguenza, non la causa principale. Pensala così: le sbarre sono lì, a portata di bocca, e diventano lo “strumento” più immediato quando manca qualcos’altro.
Causa 1: denti che crescono senza sosta
I criceti sono roditori, e questo significa una cosa fondamentale: gli incisivi crescono continuamente. Se non hanno alternative adeguate per consumarli, useranno ciò che trovano, incluse le sbarre metalliche.
Quando succede, i rischi non sono solo il rumore:
- possibile usura anomala o microtraumi
- dolore alla bocca
- difficoltà a mangiare (e quindi calo di peso)
- comportamento sempre più insistente
Rimedi pratici (che spesso funzionano subito)
- Legnetti sicuri (per esempio legno di melo non trattato)
- snack duri e adatti ai criceti (non zuccherati)
- fieno tipo timothy hay come supporto, soprattutto se lo gradisce
- giochi da rosicchiare progettati per piccoli roditori
L’obiettivo è semplice: spostare il bisogno dal metallo a qualcosa di più sano.
Causa 2: gabbia troppo piccola o “vuota”
Questa è la parte che, quando la scopri, cambia proprio il modo di vedere il tuo criceto. Molti mordono le sbarre perché sono frustrati: poco spazio, poche cose da fare, niente da esplorare. È un po’ come vivere in una stanza con solo una sedia, prima o poi inizi a camminare avanti e indietro.
Un’indicazione pratica molto citata è puntare ad almeno 80×50 cm per un criceto nano (più è grande, meglio è), con una base che permetta attività naturali come scavare.
Come arricchire davvero l’ambiente
- Ruota della misura corretta (schiena dritta mentre corre)
- Tunnel e passaggi
- Nascondigli multipli (non uno solo)
- substrato abbondante per scavare
- materiale per il nido (carta non profumata, non ovatta)
Nota importante: evita sabbie polverose per il bagno, perché possono irritare vie respiratorie e occhi.
Causa 3: stress, paura e iperstimolazione
A volte il criceto morde le sbarre perché è teso, spaventato o si sente “in trappola”. Succede spesso nei primi giorni dopo l’arrivo a casa, o quando l’ambiente è troppo movimentato: televisione alta, luce intensa, bambini che bussano al vetro, altri animali che girano intorno.
Segnali che puntano allo stress
- morsi alle sbarre soprattutto quando ti avvicini
- corse improvvise e ripetute
- comportamento più aggressivo del solito
- immobilità rigida o reazioni di spavento
Cosa fare per calmarlo (senza forzare)
- posiziona la gabbia in un punto tranquillo, lontano da rumori e “predatori” domestici
- evita manipolazioni frequenti all’inizio, dagli tempo per ambientarsi
- lava le mani prima di prenderlo, gli odori di cibo possono confonderlo e aumentare i morsi
- mantieni routine regolari (pulizie non troppo invasive, orari prevedibili)
I rimedi più efficaci, in breve
- Aggiungi subito oggetti da rosicchiare sicuri.
- Migliora spazio e arricchimento (più substrato, più rifugi, più esplorazione).
- Riduci stimoli e gestisci lo stress con calma e gradualità.
- Offri tempo fuori gabbia in un recinto sicuro, ogni giorno se possibile.
- Se non cambia, fai un controllo: un veterinario può escludere dolore, malocclusioni o problemi interni.
Cosa NON fare: coprire le sbarre “per farlo smettere”
È una tentazione comune, ma coprire le sbarre non risolve la causa. Anzi, rischi di bloccare un comportamento naturale senza offrire un’alternativa, e il criceto potrebbe trasformare la frustrazione in altri segnali (agitazione, apatia, stereotipie).
La risposta finale (e rassicurante)
Il criceto morde le sbarre della gabbia soprattutto per tre motivi: denti da consumare, noia da ambiente povero, oppure stress. La buona notizia è che, con qualche modifica mirata, spesso il comportamento si riduce in modo netto già in pochi giorni. E quel “tic tic tic”, piano piano, lascia spazio a un criceto più curioso, attivo e, soprattutto, più sereno.




